Questa fiaba che appartiene al ciclo delle fiabe classiche è stata messa in scena utilizzando varie tecniche del teatro di figure animate a viso aperto da un attore che da vita allo spettacolo.
Dopo una ricerca sulla magia delle scatole cinesi, l’intervento di costruzione ha poi seguito una logica pittorica, musicale e recitativa che riprende il periodo in cui Charles Perrault, lo scrittore, ha composto la storia.
Così è che l’attore diventa cantastorie di altri tempi, uno spensierato cantante di Valzer e filastrocche, mentre un gatto, un pupazzo in gommapiuma, ne combina di tutti i colori sopra ad una vecchia tavola da stiro riadattata a palcoscenico itinerante. Gli altri personaggi saltano fuori da teatrini che hanno come scenografia i quadri di Vincent Van Gogh.
Piccole figure in terracotta che, nelle coloratissime strutture in legno si muovono azionate da fili che danno spazio e vita alla favola. Lo spettacolo è allegro e assai animato e si conclude con una sarabanda finale dove il pubblico salta e balla in un grande cantaranimando.
I colpi di scena ed il coinvolgimento del pubblico non mancano mai in una situazione comica ed esageratamente teatrale.