The double, duality as difference, the opposite giving rise to mystery: this work presents above all the encounter between the bodies of the two performers, Francesco Mastrocinque, an actor with a disability, and Filippo Porro, a dancer. An oxymoron in dance, an attempt to reveal, between wise ignorance and disharmonic beauty, the double face of the sphinx: two different bodies that seek on stage the origin of the possibility of existing, a disruptive vitality and a disarming candour, through the abstraction of reality that becomes vision.
Dal 1989, anno della prima serata a loro firma, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni hanno tracciato un cammino che oggi li identifica indiscutibilmente come i maestri del teatro danza italiano.
Con la Compagnia Abbondanza/Bertoni hanno esplorato le più diverse poetiche pur rimanendo sempre fedeli a un loro personalissimo e riconoscibile vocabolario coreografico e umano.
Stanziali dal 2005 al Teatro alla Cartiera di Rovereto, ma sempre erranti nell’animo, Michele e Antonella muovono la loro danza dall’urgenza di dare forma a
una visione che, attingendo a diverse esperienze, da quella con Alwin Nikolais agli studi con Dominique Dupuy, passando per il lavoro con Carolyn Carlson e per la pratica dello zen, contrappone immagini, corpi e suoni che vibrano attorno a un concetto, a un’idea.
È da questi moti dell’animo che nascono di volta in volta i più svariati progetti.