Uno spettacolo sulla felicità, su quello che a volte ci rende felici, sulle piccole cose importanti che quando arrivano non sono mai come te le eri immaginate. Uno spettacolo che non dà risposte, ma che mette in scena dei tentativi, che fissa dei momenti, che propone delle visioni. Dieci istantanee da guardare con calma per cogliere i dettagli: il colore del gelato caduto al bambino sul lungomare di Rimini, il vestito della sposa sporco di erba e fango, il profumo di quella precisa marca di detersivo, i capelli dell’uomo giusto.
“Per me felicità è quando da piccolo ti bastava il lungomare di Rimini la sera, in vacanza le due centrali di agosto. Un filo di aria improvvisa ad asciugarti il sudore sul collo, il gelato al puffo e fior di latte in una mano, l’altra mano nella mano di tuo papà e la mamma di fianco a te pronta con i tovagliolini. Quando ti bastava questo per credere, che andava e sarebbe andato tutto bene, che eri dove dovevi essere, che non era necessario fare qualcosa di diverso per essere all’altezza, adeguato, corretto, migliore, il migliore, più bello, il più bravo”.
Giorgia Goldini. 36 anni abbondantemente compiuti, autrice e attrice comica, grande osservatrice della realtà Manifesta nella vita i disagi tipici dell’artista incompreso e maledetto, alcuni l’hanno definita nevrotica ma nel complesso simpatica, casalinga part time, appassionata di bricolage, devota del Sutra del Loto.nove volte al mese pensa di cambiare lavoro, per il resto tutto bene.