Il Workshop
Il DANZATORE deve concedersi ai diversi movimenti e lasciare che abitino il suo corpo senza alcuna “censura”, per non avere limiti nella creazione e quindi aprendosi ad un nuovo spazio di scoperta. Nel nostro corpo abitano dei ricordi che sono spesso la nostra più grande risorsa. Tuttavia alcuni di questi ricordi, spesso nati dalle relazioni sociale, ci limitano costringendosi a ripetere noi stesse, mentre nella creatività c’è sempre bisogno di aprire nuove strade.
Indagheremo il primo impulso “valido”, come percorso che ci offre uno spazio confortevole per l’espressione. E ne scopriremo un secondo, una porta su una nuova scoperta, probabilmente più scomodo e sconcertante.
I diversi personaggi archetipici, l’animalità, le qualità del movimento e il loro essere nel corpo aiutano ad arricchire e avvicinarci alla pluralità, aumentando così la ricchezza dell’interprete. Faremo affidamento sulla danza contemporanea e le danze africane.
Roberto Torres
Nel 1981 inizia i suoi studi di Arte Drammatica a La Casona, Barcellona ed è legato al mondo della danza, eseguendo corsi di varie tecniche corporee: linguaggio del corpo, pilates, classica, taichi, yoga, acrobatica, flamenco, danza butoh, aikido, biodanza ecc. La danza contemporanea è un pilastro fondamentale in questo processo. Nel 1991 ha creato The UKANKA Company e ottenuto il “Young Creativity Award” dal Dipartimento di Cultura della Generalitat della Catalogna, per lo spettacolo “NAMU”. Nel 2000 ha creato la Compañía Nómada, mettendo in evidenza gli spettacoli: Journey to Dreams, Homo, Intramuros, Landscapes of Memory, tra gli altri, con numerosi tour nazionali e internazionali. Questo gruppo ha una vasta proiezione nazionale e internazionale, partecipando a festival in 19 paesi. Daniel Abreu, Carmen Werner e Roberto Torres hanno mantenuto per anni uno stretto rapporto artistico e professionale, con vicinanza fisica e idee nella creazione di attività pedagogiche e di lavoro per la scena.
iscriviti alla masterclass da qui