Avendo distillato le virtù musicali di oggetti scartati come bottiglie di plastica e lattine usate, lo sfrenato liutaio Max Vandervorst ora maneggia forbici buttandosi su una sostanza più fragile ed improbabile: carta e cartone.
Strumenti a fiato di legno, strumenti a corda e a percussione sono rappresentate bene in questo complesso quasi-sinfonico. Poco a poco, guidati da fruscii, strappi e manipolazioni, i nostri occhi (ed orecchie) scopriranno un flauto, l’arpa / libro, la chitarra che Bo Diddley ha costruito trasformando una scatola di dash, un sassofono degno del grande Adolphe ed anche un brillante organista per dar vita ad un concerto non-così-comune.
Max Vandervorst è compositore ed inventore di strumenti musicali. Dal 1988, mette in scena alcuni spettacoli, mostrando gli strumenti da lui creati usando una larga varietà di oggetti come materia prima: “Sinfonia per Oggetti Abbandonati”, “Concerto per Due Biciclette”, “L’Uomo da Terme”, “L’orchestra di carta”, sono stati portati tutti in scena numerose volte in molti paesi diversi.
Lui è anche un compositore prolifico di musica scenica ed il designer di “Maison de la Pataphonie” a Dinant (Belgio). Ha scritto molti libri di riferimento che trattano di “strumenti sfrenati” che hanno ispirato numerosi progetti artistici in Europa ed altrove. Interviene spesso come istruttore alla CFMI (università francese) e dirige alcuni laboratori internazionali (a Torino, Montreux, Barcelona, Parigi).