Grazie alla regia di Milo Scotton, la pista del Circo Peppino Medini si trasforma in un immaginario studio nel quale uno psicologo impersonato da un bizzarro dottore è alle prese con pazienti con ogni tipo di problemi: c’è chi ha perso le chiavi, chi soffre la solitudine del pesce rosso, chi ha la moglie troppo “allegra”, chi soffre di forti bruciori di stomaco per aver mangiato troppe spade, chi ha paura della pioggia… insomma compulsioni comiche al limite del credibile.
In realtà lo spettacolo si rivela essere l’esegesi stessa delle avventure dello psicologo che rivive tra reale e surreale le vicende assurde dei suoi pazienti, scatenando l’ilarità generale del pubblico e risultando egli stesso al limite tra sanità e follia. Una messa in scena comica, leggera e fluente capace di vivere nelle attitudini bizzarre dei clown e nelle straordinarie virtù degli acrobati, adatta a tutta la famiglia.
Milo Scotton (autore e regista) animato dal credo “Il corpo del ginnasta, le testa dell’attore, il cuore del poeta”, Milo è alla continua ricerca della commistione fra varie le arti della rappresentazione per la creazione di spettacoli di circo dinamici, emozionanti e vibranti. Primo italiano laureato alla famosa Ecole Nationale de Cirque de Montréal e presso l’Accademia Dell’Arte Dinamico Drammatica della California, pratica il circo dall’età di 14 anni.