Meeting, Progetti, Azioni Collaterali 2022

MIRABILIA 2022

INCAm International Meeting

Il Festival Mirabilia ospita il meeting Internazionale della rete INCAm (International Network of Circus Arts Magazines) con membri da Francia, Regno Unito, Usa, Canada, Spagna, Danimarca, Italia e Germania. Il network nasce nell’ottica di contribuire allo sviluppo delle arti circensi, dando alle riviste di settore il compito di creare connessioni – tra un’opera d’arte e l’altra, tra gli artisti e il pubblico, tra le persone e le informazioni vitali – e impegnandosi a esplorare le sue diverse declinazioni nel quadro delle nuove tecnologie e della multidisciplinarietà.

 

FNAS Showcase

FNAS (Federazione nazionale Arti in Strada) si propone di riunire tutte le realtà che hanno a cuore l’utilizzo artistico dello spazio pubblico con particolare riferimento all’arte e allo spettacolo di strada, affinché ne venga riconosciuto il valore sociale, storico, culturale, artistico, educativo, economico presso le istituzioni dello Stato sia a livello locale che nazionale. FNAS lavora da sempre per una visione rinnovata delle arti performative nello spazio pubblico e in quest’ottica di rilancio è nata la collaborazione con il Festival Mirabilia che ospiterà FNAS SHOWCASE 2022, la vetrina che ha l’intento di intercettare la creatività emergente e le nuove realtà artistiche del territorio dando impulso alla circuitazione delle opere italiane a livello nazionale ed internazionale. Oltre 70 le candidature e 6 i progetti artistici selezionati che si esibiranno nella cornice del Festival Mirabilia l’1 e il 2 settembre.

 

Tavola rotonda
1 settembre, 10:30-12:30 | 15:00-16:30, Spazio Relazioni
Rondò dei Talenti, Via Luigi Gallo 1, Cuneo

Le arti performative nello spazio pubblico per la rigenerazione urbana – focus “Vivere insieme” Quando l’azione performativa diventa presupposto per l’azione collettiva in collaborazione con FNAS

chair Eleonora Ariolfo (FNAS | Direttrice)
speakers Stefano Tè (Teatro dei Venti, Trasparenze Festival | Direttore Artistico); Caterina Moroni (artista interdisciplinare e attivista culturale); Lia Tomatis (Onda Larsen Teatro, Direttrice Artistica); Claudio Trotta (UNISCA, vice presidente)

Con Vivere Insieme intendiamo mettere a fuoco il presente e indagare sul ruolo di artisti e programmatori come attivatori di processi di coinvolgimento delle comunità. Attraverso la presentazione di esperienze concrete e buone pratiche del settore si metterà in luce come progetti di collaborazione e dialogo possano facilitare e promuovere la partecipazione e la convivenza anche in territori emergenti e/o residuali. La tavola rotonda sarà una chiacchierata informale in cui si discuterà sui percorsi professionali dei relatori e di come si possano sviluppare pratiche alternative che attivino la vicinanza del pubblico ad una differente fruizione dei luoghi che vivono e attraversano.

 

Tavola rotonda
2 settembre 10:30-12:30 | 15:00-16:30
Spazio Relazioni – Rondò dei Talenti
Via Luigi Gallo 1, Cuneo

RIPENSARE LA SCRITTURA NELLE ARTI PERFORMATIVE
Tavola rotonda a cura di Adolfo Rossomando («Juggling Magazine») e Silvia Mei (Università di Foggia)

speakers Francesco Sgrò – Cordata For (IT) | Riccardo Massidda – Cordata For (IT) |Laura Bevione – Artribune (IT) | Simone Pacini – fattiditeatro (IT) | Enrico Pastore – PAC (IT) | Cyrille Roussial – Jonglages (FR) | Gaia Vimercati – Quattrox4 (IT) | Tim Behren – Voices Magazine (DE) | Alide Bolkaldere – CircuSyd (SE) | Ruby Burgess – The Circus Diaries (UK) | Stacy Clark – Circus Talk (USA) | Vicente Llorca – Zirkolika (ES) | Alexandrine Bianco – CirkVOST (FR) | Florentina Bratfanof – Scena.ro (RO)

Mirabilia da sempre incoraggia momenti di incontro, scambio e riflessione intorno a temi e nodi della creazione scenica contemporanea, guardando al circo in special modo ma anche ad altri linguaggi, generi e discipline, nella logica della multidisciplinarietà che caratterizza il festival stesso. Quest’anno la Direzione sollecita un confronto, attraverso una tavola rotonda con artisti, studiosi e professionisti della comunicazione (critici, giornalisti, media partner…), intorno al tema della SCRITTURA, declinato nelle sue molteplici valenze: scrittura drammaturgica, comunicazione artistica, scrittura critica. Ciascuna di queste applicazioni ha sollevato nel tempo dibattiti accesi tra le parti (scrittura critica), oppure al contrario è rimasta silente seppur fonte di perplessità (comunicazione artistica), quando non è stata additata come una carenza artistica (scrittura drammaturgica).

È evidente che a seconda del posto che si occupa questi tipi di scritture acquistano valori e interessi differenti, spesso però non c’è un comune sentire o intendere rispetto ai loro significati e il rischio è di fraintendersi. Specifiche ideologie o approcci non mettono nelle condizioni di condividere un linguaggio comune e questo è un primo problema. Di cosa parliamo quando parliamo di scrittura drammaturgica, comunicazione artistica, scrittura critica? Lo stesso concetto di drammaturgia è altamente problematico ed esistono diverse scuole di pensiero. Sicuramente nel nostro modo di intendere, la scrittura drammaturgica non coincide col testo drammatico o con la sola parola, si estende piuttosto all’uso dello spazio e dei luoghi d’azione (di qualunque tipo essi siano), al corpo, all’uso degli oggetti, al movimento scenico, alla presenza di esseri viventi non umani, e può inglobare più elementi linguistici anche estranei alle singole discipline (manufatti d’arte, proiezioni, uso di media…). Su questo tema, sia nel campo del teatro che del circo, diversi sono i rilievi che lamentano una scarsa attenzione alla drammaturgia, tuttavia la pars contruens della critica non è sempre adeguatamente portata avanti, entrando cioè nel merito di questioni anche tecniche.

Quanto alla comunicazione artistica, ci riferiamo alla presentazione delle creazioni sceniche ai programmatori e al pubblico. Spesso si cade nella falsa opinione che un bravo scrittore sappia comunicare all’esterno la propria opera. La realtà del lavoro degli editor e dei curatori artistici dimostra esattamente il contrario. Un conto è la creazione artistica, altra cosa è la comunicazione a un pubblico generico (presentazione di uno spettacolo) e a un parterre di addetti ai lavori (portfolio e kit promozionali o stampa). La comunicazione richiede chiarezza nel messaggio, sintesi, essenzialità, senza tuttavia spiegare, anticipare, “dire tutto”. Può anzi essere suggestiva e contribuire a calare lo spettatore nel mondo poetico dell’artista, evocativamente. Oppure offrire un’autoesegesi che renda conto delle fasi e degli obiettivi di un progetto scenico. Questo tipo di scrittura può essere prodotta da un intermediario dell’artista, quale il dramaturg, l’addetto stampa, o da una figura esterna alla compagnia stessa (afferente a un teatro o al festival che la ospita) in funzione del contesto ospitante, del pubblico a cui si rivolge (adulto, giovane, infantile), degli spazi che lo accolgono (social media, foglio cartaceo, web, sito compagnia, kit operatori/stampa).

Quanto alla scrittura critica, approcci, visioni, tagli informativi e materiali concorrono a promuovere differenti tipologie di analisi, osservazione, monitoraggio, affiancamento, testimonianza della scena e dei suoi eventi, fatti ed episodi. Rispetto a questa scrittura, sono state spesso rilevate le sue “impurità”: sia sul piano degli strumenti adottati, sia su quello degli oggetti osservati, sia rispetto alla “promiscuità” degli ambienti frequentati dal critico, contemporaneamente consulente, dramaturg, addetto stampa o affini. Conflitto di interessi a parte, gli spazi dedicati (tradizionali o digitali) oppure aperti per iniziative personali o di gruppi redazionali sono oggi estremamente interessanti per la definizione di tempi, modi, linguaggi. Vorremmo in questa occasione questionare alcuni temi legati alla popolazione e selezione di contenuti, ai tempi della critica, all’influenza dei media nella scrittura, alle linee di attenzione delle singole testate, ai nuovi modelli e forme di informazione critica. È a partire da queste considerazioni, domande, curiosità che avviamo un confronto, al di là della possibilità di raccogliere conclusioni se non sommarie, oppure al contrario dirimenti, ma che comunque stimolino a ripensare il proprio fare e le sue implicazioni.

 

Formazione
3 settembre, 10:00-13:00

Foyer Teatro Toselli, Cuneo

Progetto TakeOff 2.0 – Formazione Distribuzione e tour management

Speaker: Dalia Macii (Abbondanza / Bertoni)

Nuova tappa del progetto TakeOff 2.0, programmadi sostegno e internazionalizzazione del circo contemporaneo italiano. Una delle quattro azioni del progetto è un percorso di formazione professionale rivolto ad agenti diffusori di circo, danza e teatro. L’obiettivo è di favorire anche in Italia la crescita di questa figura professionale, fondamentale allo sviluppo dei progetti artistici e alla loro circuitazione soprattutto all’estero,

 

Networking
2 settembre, 9:00- 9:45

Open Baladin

Pro Breakfast

Fabrizio Gavosto incontra gli operatori per condividere con loro, davanti a un cappuccino e una brioche, le direzioni del futuro e i prossimi progetti del Festival Mirabilia.