“La pratica è mettersi a disposizione del corpo, lasciare che la struttura venga pacificata dall’intensità
dell’ascolto della nostra sensorialità in risveglio. Il corpo tattile si risveglia nella pratica, e partecipa al
dissolversi del corpo schematico e condizionato. Il cervello diventa allora silenzioso, vivo, sensibile e immobile
come un coccodrillo sulla riva: ne anticipazione, ne memoria, tranquillità senza inizio né fine, silenzio bruciante
di vita”
(E. Baret)
Il compositore Dan Kinzelman e il coreografo Daniele Ninarello, si incontrano per la prima volta in un territorio
di esplorazione che racchiude i temi presenti nella comune ricerca artistica.
Un confronto attraverso linguaggi diversi ma strettamente legati e comunicanti tra loro, per interrogarsi insieme sullo spazio come luogo in cui esercitare e trasfigurare il corpo sonoro e fisico, nel tentativo di indagare e
raccontare la sua precarietà, la sua impermanenza, la fatica ed il suo evolversi nella resistenza.
In KUDOKU Dan Kinzelman lavora improvvisando dal vivo con l’elettronica, mescolando sintesi, rumori interni delle macchine e feedback, assieme a suoni generati dagli strumenti che da anni utilizza maggiormente: sax,
clarinetto, flauti, stratificando i vari elementi con l’ausilio di una loop station.
Nel comporre la parte coreografica Daniele Ninarello oltre a ricercare nel campo della composizione istantanea, pratica che sta alla base del suo lavoro da sempre, opera in un territorio che si crea dal dialogo continuo con il paesaggio sonoro e le informazioni che da questo riceve per contattare quei fili invisibili che
uniscono corpo e spazio.
La sperimentazione sonora e quella corporea tendono dunque a tradurre gli elementi che interessano il processo creativo per svelare e restituire con immediatezza, attraverso un dialogo continuo tra corpo e suono, un percorso energetico complesso e strutturato che possa rendere visibile lo stratificarsi e l’evolversi della
figura umana.
Un percorso parallelo dei due artisti che parte da una complessa stratificazione di suono e movimento per
arrivare a ritrovare la sua origine ed il suo punto di partenza.
KUDOKU è quel momento in cui attraverso la pratica, il corpo ritrova il suo allineamento con l’istante presente,
in equilibrio con il tempo e lo spazio.
Minaccia, precarietà, fatica.
Disancorato, disorientato, fragile.
Aggressivo, sinistro, dinamico, resistente.
Evoluzione, variazione, ossessione, ripetizione, elevazione.
Qualcosa all’interno del corpo vibra costantemente come una minaccia. Qualcosa richiama all’ordine e riconduce alla propria verticalità, tenta di ripulire lo sguardo. Gesti e movimenti si organizzano attraverso l’immersione del corpo in una atmosfera sonora ed affettiva, per lasciarsi trasportare da qualcosa più potente
della propria volontà.
Una negoziazione continua tra mente e corpo, tra il rumore interno della mente e il silenzio, tra gli echi di un
accaduto e la possibilità di stare a contatto con la realtà.
Un allarme.
Questo assestamento si compie progressivamente in una danza che tenta di unire tra loro le tracce che riconducono al qui ed ora. Come un addestramento alla pulizia dei sensi, una pratica che è dialogo percettivo tra spazio interno e spazio esterno a cui il corpo si affida per orientarsi e persistere, con l’intenzione di entrare
in un processo che genera un vero e proprio mantra fisico da esplorare nella sua continuità.
DAN KINZELMAN
Fra gli esponenti più originali della sua generazione in Italia e non solo, l’americano Dan Kinzelman (sax tenore, clarinetto) da anni ha intrapreso una strada di ricerca musicale che lo ha portato a essere uno tra i
musicisti più richiesti e presenti sulla scena nazionale, sia come sideman che come bandleader e compositore.
Collabora con importanti musicisti come Enrico Rava, Mauro Ottolini e Giovanni Guidi. Nel 2007 esce Goodbye Castle, il suo primo lavoro come leader per l’etichetta CAM Jazz. Il 2010 vede nascere il trio Hobby Horse, laboratorio stabile collettivo in continua evoluzione. Il primo disco del gruppo, per Parco della Musica Records, si è classificato, nel referendum indetto da Musica Jazz, tra i 10 migliori dischi del 2013. Nel 2012 crea Dan Kinzelman’s Ghost, quartetto di fiati e percussioni, suo unico progetto da leader. Il primo disco, Stonebreaker, è stato registrato durante una residenza a Correggio Jazz 2012. Nel 2014 il quartetto viene votato come uno dei migliori gruppi dell’anno da Musica Jazz. I progetti di Kinzelman sono regolarmente presenti nelle programmazioni degli spazi e delle festivali italiani ed europei più importanti: Umbria Jazz, Time in Jazz, Bergamo Jazz, European Jazz Expo, North Sea Jazz Festival (Paesi Bassi), Unterfahrt (Germania),
TAT (Austria).
dankinzelman.wordpress.com
DANIELE NINARELLO
Dopo aver frequentato la Rotterdam Dance Academy, danza con diversi coreografi internazionali, tra cui Bruno Listopad, Felix Ruckert, Virgilio Sieni. Dal 2007 presenta le sue creazioni in numerosi festival nazionali ed internazionali. Dal 2010 le sue produzioni entrano a far parte della rete “Anticorpi Explo” in Italia e succes- sivamente all’estero grazie ai progetti Les Repérages e Dance Roads sostenuto da Mosaico Danza. Nel 2012 si aggiudica la menzione DNA Romaeuropa Festival e nel 2013 è finalista al Premio Equilibrio Roma. Da set- tembre 2012 inizia una collaborazione come danzatore con la compagnia EASTMAN – Sidi Larbi Cherkaoui. La sua produzione Rock Rose WoW del 2013, la prima firmata dalla Compagnia Daniele Ninarello, dopo aver ricevuto il sostegno del progetto Movin’ Up 2012 II sessione per la residenza estera presso il Tanztendenz Munchen, vince il bando Teatro del Tempo Presente, promosso dalla Fondazione LIVE – Piemonte Dal Vivo e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Nel maggio 2013 presenta Vertigo a Confluenze, progetto dell’Unione Musicale di Torino e Torinodanza / Fondazione del Teatro Stabile di Torino. Nel 2014 è vincitore del premio produttivo COLLABORACTION a sostegno dei giovani coreografi, promosso dalla rete # ANTICORPI XL e coordinato da Mosaico Danza. Danza a fianco di musicisti e compositori di fama internazionale tra cui Kai Gleusteen, Ezio Bosso in occasione del suo concerto alla Lavanderia a Vapore di Collegno (Fondazione Piemonte dal Vivo).Negli ultimi anni i suoi lavori sono stati sostenuti da festival e centri nazionali ed internazionali come Torino Danza / Fondazione del Teatro Stabile di Torino, Fondazione Piemonte dal Vivo- Circuito Regionale dello Spettacolo, Mosaico Danza / Festival Interplay, CSC Centro per la Scena Contemporanea Bassano del Grappa, TROIS-CL Centre Choreographique Luxemburgeoise, Grand Studio di Bruxelles, CDC Le Pacifique Grenoble, Centro de Documentação e Pesquisa em Dança di Rio de Janeiro,
CDC Les Hivernales di Avignone, CANGO Cantieri Goldonetta di Firenze, ecc.
cargocollective.com/danieleninarello